Victims of Beauty
IL CONTESTO
Sebbene la nostra epoca si professi civilizzata, la violenza sulle donne raggiunge ancora dimensioni barbariche. Le donne che hanno subìto discriminazioni, violenze e abusi spesso non hanno il coraggio, o la possibilità, di intraprendere un percorso di denuncia perché vivono nel terrore, isolate e dimenticate. La modernità è arrivata quasi in tutto ma i rapporti civili sembrano ancora una conquista lontana. Il bisogno di essere amata è, per la donna, superiore a quello di Amare.
Parlare del problema in maniera costruttiva e sana è utile ma non sufficiente: bisogna agire. Per aiutare le vittime di maltrattamenti fisici e/o psicologici è necessario fare qualcosa di concreto educando, fin da piccoli, gli uomini e le donne del futuro. Serve uno sforzo culturale per liberare quelle donne, madri, mogli, fidanzate e compagne che, pur avendo oggi gli strumenti giuridici per difendersi, rimangono intrappolate in un vero e proprio inferno e si vedono negare quello che dovrebbe essere un diritto di tutti: la libertà. Un incubo nel quale mariti, fidanzati e compagni, invece di essere coloro che le donne le proteggono, diventano carnefici che confondono l’amore con il possesso, incapaci di rispettare l’indipendenza dell’altro.